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GREEN NEW DEAL: AGEVOLAZIONI PER PROGETTI DI RICERCA, SVILUPPO ED INNOVAZIONE PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA E CIRCOLARE

La misura è destinata al sostegno dei progetti di imprese ammesse ai finanziamenti agevolati, Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca (FRI) e prevede la concessione di contributi a sostegno delle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e, per le Pmi, di industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo.

SOGGETTI BENEFICIARI

Nell’ambito dei programmi ammissibili, possono beneficiare delle agevolazioni:

  • Imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.

I soggetti alla data di presentazione della domanda devono possedere i seguenti requisiti:

  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria;
  • disporre di almeno due bilanci approvati ovvero, per le imprese individuali e le società di persone, disporre di almeno due dichiarazioni dei redditi presentate;
  • essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Mise.

ENTITA’ E FORMA DI AGEVOLAZIONE

Le agevolazioni sono:

  • Finanziamenti agevolati del FRI, accompagnati da finanziamenti bancari ed in presenza di idonea attestazione creditizia:

- Per una percentuale nominale delle spese e dei costi ammissibili non inferiore al 50% e, comunque, non superiore al 70%;

- Il finanziamento agevolato può essere assistito da idonee garanzie ed è concesso ad un tasso non inferiore allo 0,50% nominale annuo;

- La durata del finanziamento può assumere un valore minimo di 4 anni e massimo 15 anni, comprensivo di un periodo di preammortamento commisurato alla durata in anni interi del progetto o programma e, comunque, non superiore a 4 anni decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento.

  • Contributi a fondo perduto, per una percentuale massima delle spese e dei costi ammissibili di progetto:

- Pari al 15% come contributo alla spesa, a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione delle prestazioni di consulenza relative alle attività di industrializzazione ;

- Pari al 10% come contributo in conto impianti, per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione.

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i programmi devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 3.000.000 di euro e non superiori a 40.000.000 di euro.

Per l’attuazione della misura agevolativa sono complessivamente rese disponibili, in sede di prima applicazione, le seguenti risorse finanziarie:

  • 600 milioni di euro per la concessione delle agevolazioni nella forma del finanziamento agevolato a valere sulle risorse del FRI;
  • 150 milioni di euro per la concessione delle agevolazioni nella forma del contributo a fondo perduto.

Le risorse disponibili sono destinate in pari misura a ciascuna delle due procedure di concessione delle agevolazioni previste. Nell’ambito degli interventi attivati utilizzando la procedura a sportello una quota pari al 60% delle risorse è riservata ai progetti proposti da PMI e da reti di imprese. Nell’ambito della predetta riserva, una sottoriserva pari al 25% della stessa è destinata alle micro e piccole imprese.

ATTIVITA’ FINANZIABILI E SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili al sostegno degli interventi agevolativi i programmi di innovazione sostenibile che prevedano attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e/o, limitatamente alle PMI, l’industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo, che siano coerenti con le finalità del Green and Innovation Deal con particolare riguardo agli obiettivi di:

  1. Decarbonizzazione dell’economia;
  2. Economia circolare;
  3. Riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi;
  4. Rigenerazione urbana;
  5. Turismo sostenibile;
  6. Adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.

Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono essere finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.

Gli investimenti per l’industrializzazione, che sono ammessi esclusivamente per le PMI, devono avere un elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, ed essere volti a diversificare la produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi ovvero a trasformare radicalmente il processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente. Possono essere ammessi distintamente ovvero insieme ad un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito di un programma integrato presentato per l’ottenimento di agevolazioni, alle condizioni previste dal decreto.

I progetti ammissibili devono inoltre avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiori a 36 mesi.

Nel caso delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, sono ammissibili le spese ed i costi delle imprese beneficiarie relativi a:

  • Il personale dell’impresa proponente, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto, con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
  • Gli strumenti e le attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;
  • I servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
  • Le spese generali relative al progetto;
  • I materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

Nel caso delle attività di industrializzazione, sono ammissibili i costi sostenuti dalle PMI, strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti, relativi:

  • All’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali che riguardino macchinari, impianti e attrezzature, ivi compresi i programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali;
  • All’acquisizione di immobilizzazioni immateriali relative a brevetti di nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, know-how o altre forme di proprietà industriale, diritti di licenza di sfruttamento o di conoscenze tecniche anche non brevettate, che devono essere ammortizzabili, utilizzate esclusivamente nelle unità produttive destinatarie delle agevolazioni, acquistate a condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente, e devono figurare nell’attivo di bilancio dell’impresa per almeno tre anni;
  • All’acquisizione di servizi di consulenza, prestati da consulenti esterni, di natura non continuativa o periodica, e comunque diversi dai costi di esercizio ordinari dell’impresa connessi ad attività regolari quali la consulenza fiscale, la consulenza legale o la pubblicità.

Le imprese accedono alle agevolazioni secondo due distinte procedure:

  • A sportello, per i programmi di importo non inferiore a 3 milioni di euro e non superiore a 10 milioni, con un massimo di tre imprese partecipanti;
  • Negoziale, per i programmi di importo superiore a 10 milioni di euro e non superiore a 40 milioni, con un massimo di cinque imprese partecipanti.

 

A partire dal 4 novembre 2022 sarà possibile avviare la procedura di precompilazione delle domande accreditandosi all’area riservata, accessibile dal sito del Soggetto Gestore (Fondo Crescita Sostenibile).

Dal 17 novembre 2022 sarà possibile inviare le domande di contributo.

 

Categorie:
Ricerca e innovazione