PNRR, dall’11 aprile le domande per i nuovi Contratti di Sviluppo
A partire dalle ore 12 di lunedì 11 aprile le imprese potranno presentare domanda di agevolazione per gli investimenti nelle filiere industriali strategiche e innovative, anche nei settori delle rinnovabili e delle batterie, attraverso lo strumento dei nuovi Contratti di sviluppo che ha a disposizione risorse complessive pari a circa 3,1 miliardi di euro.
Le agevolazioni del CONTRATTO DI SVILUPPO variano in base alla:
Tipologia di Investimento
Dimensione Aziendale
Area Localizzazione dell’ Investimento
A CHI SI RIVOLGE
- Imprese che effettuano investimenti sul territorio italiano:
- Grandi
- Medie
- Piccole
- Reti di imprese
COSA FINANZIA
Investimenti nei settori
- Industriale
- Ambientale
- Turistico
- TPA –trasformazione dei prodotti agricoli
- R&S connessa e funzionale all’attività produttiva
QUALI AIUTI CONCEDE
- Contributo a fondo perduto in conto impianti
- Contributo a fondo perduto alla spesa
- Finanziamento agevolato
- Contributo in conto interessi
INVESTIMENTI AMMISSIBILI
- Nuova unità produttiva;
- Ampliamento della capacità produttiva;
- Riconversione attività (diversificazione ATECO)
- Ristrutturazione unità produttiva Cambiamento fondamentale o notevole miglioramento
- Acquisizione di un'unità produttiva in un'area di crisi (escluse procedure concorsuali)
SPESE AMMISSIBILI
- Suolo aziendale (max 10%)
- Opere murarie (max 40% e 70% per progetti turistici)
- Macchinari, impianti e attrezzature
- Programmi informatici, brevetti, licenze
- Consulenze (4% -solo PMI)
In particolare, nell’ambito di un Contratto di Sviluppo possono essere finanziati anche progetti di R&S legati ad investimenti industriali, le cui spese ammissibili sono:
- Costi personale R&S;
- Macchinari e impianti nuovi di fabbrica per R&S
- Contratti di ricerca, brevetti e consulenze
- Spese generali
- Materiali per il progetto
Infine il Contratto di sviluppo per la tutela ambientale finanzia programmi di investimento finalizzati a:
- Innalzare il livello di tutela ambientale dell’impresa proponente oltre le soglie fissate dalla normativa comunitaria vigente o in assenza di specifica normativa comunitaria
- Anticipare l’adeguamento a nuove norme dell’Unione Europea, non ancora in vigore, che innalzano il livello di tutela ambientale
- Consentire maggiore efficienza energetica (quantità di energia risparmiata nel processo produttivo pre e post intervento);
- Realizzare impianti di cogenerazione ad alto rendimento (capacità installate o ammodernate di recente);
- Realizzare attività di riciclaggio e riutilizzo di rifiuti (adozione di un processo che supera la prassi corrente del settore limitatamente ai rifiuti speciali di origine industriale e commerciale).